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L’accessibilità nei musei: un investimento che produce futuro
Ludovico Solima esamina come l’accessibilità quale principio strategico per ridefinire il ruolo pubblico dei musei generi ricadute virtuose: valore economico nel medio-lungo termine e effetti sul piano della sostenibilità sociale.
Considerare l’accessibilità quale principio strategico per ridefinire il ruolo pubblico dei musei genera ricadute virtuose. Per prima cosa, le politiche di accessibilità costruiscono prossimità, capaci di creare relazioni di fiducia e favorire nuove forme di partecipazione. In questo senso vanno l’apertura alla dimensione senso-percettiva nei percorsi di visita, che arricchisce il racconto museale e accoglie nuovi pubblici; così come l’utilizzo di tecnologie quali abilitatori di senso. Tutti questi interventi accessibili producono ritorni misurabili, anche in termini di sostenibilità economica: una lettura manageriale matura del fenomeno mostra come questi interventi generano valore nel medio-lungo periodo. L’accessibilità, inoltre, produce effetti anche sul piano della sostenibilità sociale, ampliando la cittadinanza culturale, riducendo le disuguaglianze e generando benessere relazionale. L’accessibilità è quindi una leva fondamentale per il futuro dei musei e, soprattutto, un investimento che produce futuro.

Co-progettare la cultura: etica e complessità per un museo più accessibile
Miriam Mandosi riflette sul senso e la costruzione di processi di coprogettazione di accessibilità culturale in ambito museale. Ne restituisce il portato etico e ne traccia le varie fasi, dall'ideazione fino al mantenimento in essere: un percorso complesso e fragile, che richiede cura, dedizione e fomrazione continua.
Oltre le cornici: musei, identità e sguardi intersezionali
Samuele Briatore riflette sulle narrazioni museali attraverso la lente dell'intersezionalità e la relazione che si instaura con il pubblico.
L’accessibilità museale inizia online
Un approfondimento sull'accessibilità dei siti web dei Luoghi della Cultura italiani, con un focus sui Musei afferenti al Ministero, prendendo in analisi il contesto normativo italiano e europeo.
La mostra “Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana”
La mostra Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana si configura come un vero e proprio manifesto di cultura pubblica, che ridefinisce il ruolo del museo come spazio-tempo accessibile alla molteplicità dei pubblici contemporanei e fa dell’accessibilità il principio guida per rilanciare il patrimonio delle tradizioni italiane.
Che vuol dire MAB?
La collaborazione tra musei, archivi e biblioteche poggia sul presupposto che le tre tipologie di organizzazione, condividendo la missione di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale che collezionano, si rivolgano alle medesime comunità, offrano servizi similari e condividano prassi di lavoro.
Tuttavia, molto diversi sono gli ambiti disciplinari dei professionisti coinvolti e non sempre conciliabili i modelli di funzionamento e le pratiche di gestione e valorizzazione delle organizzazioni.
Esperienza nella Galleria Borghese con i pubblici fragili
Stefania Vannini racconta le iniziative avviate nella Galleria Borghese per proporsi ai pubblici fragili: mappe tattili, podcast, didattica in LIS e in visual vernacular. Con una specificità: la compresenza di diversi pubblici, per contribuire all’abbattimento del pregiudizio nei confronti della disabilità e, allo stesso tempo, arricchendo l’esperienza culturale e umana di chi partecipa.