musei
La mostra “Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana”
La mostra Le fiabe sono vere… Storia popolare italiana si configura come un vero e proprio manifesto di cultura pubblica, che ridefinisce il ruolo del museo come spazio-tempo accessibile alla molteplicità dei pubblici contemporanei e fa dell’accessibilità il principio guida per rilanciare il patrimonio delle tradizioni italiane.

Che vuol dire MAB?
La collaborazione tra musei, archivi e biblioteche poggia sul presupposto che le tre tipologie di organizzazione, condividendo la missione di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale che collezionano, si rivolgano alle medesime comunità, offrano servizi similari e condividano prassi di lavoro.
Tuttavia, molto diversi sono gli ambiti disciplinari dei professionisti coinvolti e non sempre conciliabili i modelli di funzionamento e le pratiche di gestione e valorizzazione delle organizzazioni.
Esperienza nella Galleria Borghese con i pubblici fragili
Stefania Vannini racconta le iniziative avviate nella Galleria Borghese per proporsi ai pubblici fragili: mappe tattili, podcast, didattica in LIS e in visual vernacular. Con una specificità: la compresenza di diversi pubblici, per contribuire all’abbattimento del pregiudizio nei confronti della disabilità e, allo stesso tempo, arricchendo l’esperienza culturale e umana di chi partecipa.
"Il museo accogliente" di Daniele Jalla
Pensato ad uso del personale di accoglienza, sicurezza e vigilanza ma, alla prova dei fatti, d’interesse per tutti i professionisti e aspiranti professionisti museali, è disponibile il volume Il museo accogliente. Manuale di pratica museale di Daniele Jalla, edito dalla Scuola nazionale del patrimonio e delle attività culturali. In open access, in formato cartaceo e in formato digitale.
Il Museo Tattile Statale Omero
Istituito nel 1993 e riconosciuto ufficialmente dal Parlamento italiano come Museo statale nel 1999, il Museo Omero è uno spazio culturale inclusivo per tutti.
"Design & Disability" al Victoria and Albert Museum di Londra
Design and Disability ribalta la visione che relega le persone con disabilità a utenti passivi, mostrando il loro contributo alla storia del design e alla cultura contemporanea dagli anni '40 ad oggi.